Ascoltare lo spazio urbano e le pratiche pubbliche attraverso la costruzione di una mappa sonora online. Una mappa mentale, collettiva e condivisa che racconta e scopre punti, pratiche e luoghi importanti di Milano attraverso la voce dei suoi protagonisti.
È sempre più evidente come l’attraversamento e il camminare all’interno di una città sia accompagnato dalle nuove tecnologie, quali telefoni cellulari e cuffie audio, da qui l’idea di trasformare l’esperienza del quotidiano (attraversare un luogo o sostare) in un processo creativo e di apprendimento.
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Non Reserved- AIR Artist In Residence. Residenza di 16 giovani artisti soli o in coppia, in collaborazione con la Cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Vittorio Corsini.
Gli artisti hanno ascoltato, guardato parlato mappato l’area intorno alla vetrina di via Paisiello 5 dilatando lo spazio fra la loro visione e la città’.
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![]() | Take a day
Anca Adina Bettega (1996) Take a day, prendi un giorno, è un format creato nell'ottobre 2020, non ha nè una data di fine, né una durata precisa, quel che mantiene nel corso delle varie esposizioni è la voglia di ridisegnare i confini del nostro rapportarci con l’esterno. Take a day prende vita nella realtà e nello spazio digitale di un blog, oggetti del quotidiano, dell’ambiente urbano e di quello privato; gli oggetti vengono suonati, successivamente vengono imballati da pluriball e digitalizzati attraverso la creazione di un qr code direttamente collegato al blog. Per la residenza Non Riservata, Take a day si concentra su sei oggetti trovati nell'ambiente metropolitano del quartiere di Loreto.
Piazzale Francesco Bacone 13 Lombardia, Italia |
![]() | Vicariance Yasmine Chiboub (1997) L’artista con Vicariance ha cercato attraverso una "presa mentale" dello spazio fisico, una nuova dimensione, che si potrebbe definire fra l’onirico e l’irreale, che porta lo spettatore in un altro luogo e in un altro tempo.
Piazza Francesco Durante 2 Lombardia, Italia |
![]() | Away from their colony, atrophied by reality Elena Campus (1995) e Benedetta Lucca (1995) L’ambiente in contemporanea è illuminato dall’installazione di Vittorio Corsini, costituita da led colorati che variano colore nel tempo a seconda dell'umore degli italiani. La "stanza bianca" acquisisce la tonalità della luce da cui viene illuminata.
Via Giovanni Paisiello 5 Lombardia, Italia |
![]() | Il corpo della luce Andrea Como (1995) e Michela Zanini (1996) Via Benvenuto Garofalo 38 Lombardia, Italia |
![]() | 7 Percorsi Lucia Amitrani (1997) Vi sono quindi due modi di affrontare lo spazio, di concepire il nostro posizionamento nel mondo e la nostra esperienza di esso attraverso l’esplorazione.
Piazzale Francesco Bacone 12 Lombardia, Italia |
![]() | 23 oggetti Federico de Lorentis (1994) Il laboratorio privato testimonia la sua personalità, logicamente l'artista qui è totalmente a suo agio; l’altro luogo invece è così impersonale e necessita di cose o persone per raggiungere una sua sbiadita identità. E’ uno spazio ermetico e spoglio che contrasta la normalità tanto da rendere l'operazione in residenza timida e camuffata, è così che lo spettatore non potrà entrare in questo luogo, bensì potrà osservare e intravedere il lavorio dell’artista per poi, se interessato, cercarne le tracce nello spazio.
Via Cesare Beruto 13 Lombardia, Italia |
![]() | La memoria dello spazio Adriana Acquaviva (1995) La vetrina, come un set di teatro, funge da punto di congiunzione per gli uomini, punto di rottura tra il dentro e il fuori, si pone come intermediario o come via di comunicazione. Il corpo dell’artista come una matrice errante, o un'antenna cerca di catalizzare le percezioni e le sensazioni nel tentativo di rompere i ritmi di chi passa abitualmente lungo l via, e spezzare il solito tran tran della vita di quartiere.
Viale Abruzzi 96 Lombardia, Italia |
![]() | Spostati, per favore Marta Galbusera In quei giorni, in quei momenti quasi come in una scenografia, incorniciata dalla vetrina stessa, si accorge di piccole variazioni, piccoli cambiamenti. Non le resta altro da fare se non il tentativo di disegnare e restituire quella stratificazione della realtà, appuntando immagini, che silenziosamente, affiorano. Viale Gran Sasso Lombardia, Italia |
![]() | Pancia Francesca Frigerio (1995) e Nicola Rossini (1992) Entrando nello spazio ci si presenta davanti a una botola completamente nera da cui esce un suono profondo, mostruoso e a tratti inquietante che, come il respiro del pescecane asmatico scandisce per Pinocchio la possibilità di fuga, accompagna lo spettatore, restando una presenza costante che come un buco nero “mangia” i colori dell’ambiente (installazione Light Mood di Vittorio Corsini) così come l’attenzione di chi ci si muove intorno. Ad interferire con questo profondo nero è collocata sulla parete opposta un grande pezzo di stoffa bianco che riporta attraverso una scritta turchese le parole: “ MONTAMI SULLA GROPPA”, questo elemento diventa una dichiarazione che assume i connotati di uno striscione, retaggio dell’idea di manifestazione, volto all’espressione di un intento di atto eroico, di una presa in carico, così come nel libro di Collodi è la decisione di Pinocchio nel momento in cui, come un giovane Enea fatto di legno, decide di caricare Geppetto sulle proprie spalle per portare con le proprie forze in salvo il padre che ormai da due anni attendeva di essere digerito dalla pancia del pescecane. Le piccole scritte stampate in nero direttamente sul muro e collocate in diversi punti dello spazio ci riportano ad una dimensione più intima e sincera, diventando un elemento che sembra essere quasi scomodo, un emergere di un' qualcosa che va oltre alla mitologia della scelta dell’eroe, diventano in definitiva le confidenze di due ragazzi che si trovano a fare i conti con la pancia di un gigantesco pescecane.
Via Benvenuto Garofalo 38 Lombardia, Italia |
![]() | Mosche su limoni Chiara Ponti (1987) e Marta Galbusera. Chiara è rimasta affascinata dall’illuminazione del sole proveniente dalla vetrina centrale, e si è domandata come la luce e le ombre si relazionano allo spazio e al tempo. Da qui ha preso forma l’installazione, che propone al passante sotto le sembianze di un gioco a cui e’ invitato a partecipare, di lasciare una traccia delle ombre apparse al suo arrivo.
9 45 Lombardia, Italia |
![]() | 最终 Per Sempre Ying Donglin (1993) e Zhu Yaning (1996) Oggi è un'epoca colma di manipolazioni, piena di etichette e dominata dall'individualismo ci dice Zuh, la società ha stabilito ideologie che dobbiamo volontariamente o no, seguire e l'individualismo vince anche sulla fede a favore del guadagno personale, così sentirsi bene e cadere e’ uno stato che le nuove generazioni vivono in continuazione nel presente, nella perenne ricerca di altri valori per il se e il mondo. Ying Donglin "Deve osservare se stessa e il suo comportamento, perché l'impressione che dà agli altri, specialmente agli uomini, diventerà la chiave del giudizio degli altri sulla sua vita e il suo fallimento. L'impressione degli altri su di lei sostituisce il suo originale sentimento di sé. “(John Berger, Modi di VEDERE) Ying ci dice che in realtà’, non sono solo le donne nella società moderna ma ogni individuo in tutto il mondo e lungo la sua storia passano molto tempo a guardare se stessi, e questo "auto-esame" è spesso il punto di vista dell'Altro. Quando ci guardiamo allo specchio, vediamo due immagini diverse di noi che si sovrappongono: da un lato, l'aspetto, età, il colore della pelle, l'origine etnica, d'altra parte troviamo la società, il cosiddetto aspetto sociale che l'altro ti dà. E’ per questo che l’artista ci pone una semplice domanda: Chi è la bella persona al mondo? siamo noi? O e’ solo l‘immagine allo specchio, che in questo momento ci sembra la più bella ?
Viale Stelvio Lombardia, Italia |
![]() | Residenze non riservate THE SHOWCASE - Non Reserved AIR- Artist in Residence manager di progetto Rossana Ciocca Artisti e periodo di residenza: Paolo Manfredi / 13 - 19 luglio -- Andrea Como e Michela Zanini / 20 - 26 luglio -- Lucia Amitrani / 27 luglio -- 2 agosto -- Ying Donglin e Zhu Yaning / 3 - 9 agosto -- Marta Galbusera e Chiara Ponti / 24 - 30 agosto -- Yasmine Chiboub / 31 agosto - 6 settembre Federico de Lorentis / 7 - 13 settembre -- Anca Adina Bettega e Adriana Acquaviva / 14 - 27 settembre -Elene Campus e Benedetta Lucca / 28 settembre - 4 ottobre -- Francesca Frigerio e Nicola Rossini / 5 - 11 ottobre #AudioCityMap Sedici giovani artisti dell'Accademia di Brera in residenza negli spazi di Non Riservato hanno ascoltato, guardato, parlato e mappato l'area intorno alle vetrine di via Paisiello 5 dilatando lo spazio fra la loro visione e la città', con particolare attenzione all’interno del Municipio 3 di Milano, durante la mostra Light Mood di Vittorio Corsini. Residenze non riservate È sempre più evidente come l’attraversamento e il camminare all’interno di una città sia accompagnato dalle nuove tecnologie, quali telefoni cellulari e cuffie audio, da qui l’idea di trasformare l’esperienza del quotidiano (attraversare un luogo o sostare) in un processo creativo e di apprendimento. Partendo dalla semplice idea di voler raccontare la città, i luoghi, i muri, gli odori e le visioni, le storie di Audio City Map ci parlano di interventi urbani, già esistenti - come mappatura di ciò che già è stato realizzato da artisti o designer a oggi – o effimeri – per creare racconti di pratiche o politiche dello sguardo da narrare al cittadino o al viaggiatore durante il suo attraversamento. Costruire una mappa mentale è un processo creativo, che porta alla realizzazione di materiali che per loro natura sono diversi, proprio perché attingono da individui o soggetti con capacità creative diverse in cui l’annotazione personale su un luogo, su una via, su un’opera espandono l’immagine stessa, aprendo a nuovi significati e analogie, sottolineando come la creatività e la lettura personale possano ampliare la memorizzazione dello spazio e del paesaggio.Le mappe mentali lasciano sempre una chiave d’interpretazione che permette a chi ascolta di attivare propri processi d’apprendimento e di elaborazione per una chiave di lettura personale e unica. INFO
Via Paisiello 5 Milano |