La collaborazione dei ricercatori del DAStU-Politecnico di Milano con Non Riservato si è focalizzata sulla costruzione di un database e di una piattaforma sullo spazio pubblico della città di Milano funzionale alle attività delle associazioni; mentre un gruppo di antropologhe, cultrici della materia per la cattedra di Antropologia culturale del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, Università di Milano – Bicocca, collabora con la rete di Non Riservato dal 2015, applicando una prospettiva “antropologica” ai contesti, ai soggetti, agli eventi e ai processi che gravitano intorno al network.
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Il lavoro è stato realizzato attraverso una ricognizione degli spazi (spazio pubblico, parchi giardini, spazi e percorsi pedonali), dei servizi (biblioteche, scuole, attrezzature, ecc.), dei soggetti (sedi delle associazioni) presenti in città, intesi come risorse locali che i diversi progetti NR possono ogni volta intercettare.
L’idea alla base è fornire una maggiore conoscenza alle associazioni per poter amplificare la portata delle iniziative, aumentare gli “spazi di azione” del progetto e così creare nuove sinergie e rappresentazioni dello spazio urbano.
Tecnicamente sono stati riorganizzati i dati cartografici su un unico supporto e sono state prodotte diverse mappe dello spazio pubblico di Milano e di alcuni ambiti specifici, degli zoom, ad esempio dell’area del Gallaratese, nell’area del progetto Gallab.
I dati sono stati poi tradotti come informazioni per implementare la piattaforma stessa. Per costruirla si è lavorato alla selezione di uno strumento adeguato a raccogliere e localizzare i contributi delle associazioni, che permettesse di localizzare sotto forma di punti le singole iniziative su una mappa, con indicazione del periodo di svolgimento, aggiungere informazioni sotto forma di testi, immagini o contenuti multimediali, come audio, video e life streaming integrando così il contributo del dipartimento di Antropologia (Università Bicocca).
La scelta è ricaduta su un plugin di wordpress denominato mapsmarker che consente la gestione di contenuti cartografici, generati da diversi utenti.
È stata messa a punto di una procedura per personalizzare le basi cartografiche visibili nella piattaforma.
Ciò permette di avere come sfondo dei progetti una rielaborazione degli esiti del lavoro di ricerca sullo spazio pubblico, sperimentando la possibilità di inserire la visualizzazione di uno o più tematismi che, opportunamente elaborati, si aggiungono alla mappa di base della piattaforma (Google Maps, Openstreetmap, ecc.).
Alcune delle più importanti opportunità della piattaforma sono la possibilità di:
-mappare le azioni e iniziative passate divise in varie categorie, così come per le azioni in corso e quelle future;
-visualizzare una sintesi di dati geo-localizzati generati dagli utenti in tempo reale;
-assegnare vari livelli di accessibilità quindi dare l’accesso anche ai utenti esterni alla rete NR;
-accedere ai dati raccolti nella piattaforma in maniera sintetica in formati multimediali diversi.
Gruppo di ricerca
Antonio Longo, architetto e urbanista, è Professore Associato di progettazione urbanistica presso il Politecnico di Milano, responsabile di diverse ricerche e progetti sul paesaggio urbano e sullo spazio pubblico.Coordina il corso di laurea magistrale in Architettura del Paesaggio presso la scuola AUIC del Politecnico di Milano.
Fabio Manfredini, responsabile del Laboratorio Analisi Dati e Cartografia, DASTU, Politecnico di Milano, è esperto di metodi e tecniche dell’analisi territoriale e ambientale, di progettazione e gestione di sistemi informativi geografici, di analisi statistica e spaziale.
Paolo Dilda, architetto, Laboratorio Analisi Dati e Cartografia, DASTU, Politecnico di Milano, ha esperienze professionali nella progettazione urbanistica, pianificazione di scala vasta e locale, valutazione ambientale, sistemi informativi geografici.
Anna Moro, assegnista di ricerca del DAStU Politecnico di Milano, architetto e docente a contratto del Politecnico di Milano, lavora sui temi delle trasformazioni urbane, realizza progetti e ricerche sullo spazio pubblico.
Irina Suteu, designer e docente di interaction design, collabora per attività di didattica e ricerca con Politecnico di Milano, Fondazione OAMI, NABA. Per il progetto Non Riservato – Cariplo ha curato la progettazione e l’implementazione della piattaforma Mappe Non Riservate.
Caterina Cotardo, architetto, fa ricerca sui temi dello spazio aperto e sulle mappature a scala territoriale, collabora alla ricerca nella restituzione dei dati cartografici.
Lo scopo del loro contributo è quello di studiare le forme di partecipazione dei fruitori dei progetti di Non Riservato e di indagare i possibili cambiamento a livello dell’immaginario collettivo e delle pratiche sociali prodotti dalle iniziative stesse, restituendo l’indagine al territorio e agli attori stessi della rete.
Scelgono l’ottica dell’antropologia visiva applicata, che utilizza gli strumenti teorici dell’antropologia visiva alla scopo di contribuire alla produzione di interventi di tipo sociale, culturale ed artistico.
Con questo obiettivo, hanno creato l’ “anthropo-point”, un punto di osservazione e partecipazione agli eventi di Non riservato che permette di video-intervistare i passanti, i partecipanti e i diversi soggetti coinvolti e di indagare le loro motivazioni, i loro immaginari e il rapporto con lo spazio pubblico che i progetti stessi generano.
Per il progetto Borderlight, hanno coinvolto gli studenti della Laurea magistrale in Scienze Antropologiche che frequentano il Laboratorio di Antropologia visuale che si sperimentano nell’analisi etnografica delle azioni del progetto, partecipando e filmando i soggetti coinvolti e ricostruendo le mappe e gli itinerari creati e la definizione di “confine” che ne emerge.
Gruppo di ricerca
Sara Bramani, antropologa, docente del laboratorio di antropologia visiva per gli studenti della Magistrale di Scienze antropologiche ed etnologiche, Università Milano Bicocca.
Dal 2008 si occupa in ambito pedagogico di minori stranieri non accompagnati collocati in comunità residenziali.
Valentina Mutti, antropologa, dal 2008 lavora nel settore della cooperazione internazionale e della ricerca sociale, occupandosi di istruzione, questioni di genere e migrazioni.